info@circolodegliscipioni.org
Log in

Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

IL NOSTRO BLOG

LE AUTORITA’ AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI Featured

  • https://www.facebook.com/groups/136502669790482/
Il Governo giallo-verde interviene in modo pesante sulle Autorità amministrative indipendenti, tentando di soggiogarle, ma i Governi precedenti non erano da meno (a partire da Tremonte ai tempi di Berlusconi, fino a Renzi) ed adesso l’opinione pubblica moderata interviene a proposito della tutela dell’indipendenza di tali Autorità, come cavallo di battaglia a comprova del proprio moderatismo e del proprio costituzionalismo Il punto è delicato, ma anche molto complesso: Alcuni valori fondamentali vanno sottratti alla politica ed agli interessi corporati: questa è una grande conquista del costituzionalismo, l’esistenza di limiti alla democrazia, proprio per impedire a questa di diventare antidemocratica e di sfociare nella dittatura della maggioranza. Ma i poteri neutri, nel momento in cui apportano un limite alla democrazia si pongono in rapporto dialettico con questa. Se la dialettica non è governata ma è rimessa al libero gioco delle dinamiche, il rischio che il limite si trasformi in un “vulnus” alla democrazia diventa pressoché ineliminabile. Il punto di caduta è stato individuato nella concezione della Pubblica Amministrazione come esecutiva sì dei poteri costituzionali, ma imparziale nell’esecuzione. Le Autorità Amministrative Indipendenti sono così sottratte alla soggezione nei confronti dei Poteri costituzionali per esaltare l’autonomia dell’esecuzione, ma non hanno valore autonomo politico, in quanto non sono titolari di poteri dell’indirizzo politico. La Banca d’Italia è autonoma rispetto al Governo e tale deve restare, ma nella tutela del risparmio, non nella determinazione dell’indirizzo politico: certamente, vi sono aspetti ibridi, quale la concentrazione e quindi la determinazione della consistenza e delle dimensioni delle banche e quale la formazione del loro capitale di comando, ma è un aspetto all’interno del quale si può separare il problema della sana gestione dall’indirizzo politico. Quella di Banca d’Italia è una guida del sistema bancario in modo completo e totale, ma è una guida essenziale per salvaguardare la sana e prudente gestione, essenziale per la stabilità del sistema bancario e dell’intera economia. E’ una tutela di stabilità quale valore essenziale e fondante di tutti gli altri valori: quale che sia l’indirizzo politico, non si può prescindere dalla stabilità. Il vero nodo è quando Banca d’Italia da Guido Carli in poi ha identificato la tutela della stabilità con la tutela di un sistema liberale di mercato, ritenuto artatamente ed arbitrariamente essenziale per la stabilità e consustanziale a quest’ultima. Pertanto, Banca d’Italia ha tutto il diritto/potere di opporsi a misure di indirizzo politico che alterno la stabilità, ma non può utilizzare la tutela della stabilità per impedire una programmazione economica pubblica. La politica economica pubblica non può violare la stabilità ma questa non può bloccare la prima. Ma non solo: la situazione si è aggravata ed è cambiata totalmente dai tempi di Carli, in quanto il mercato liberale ha portato alla trasformazione dell’attività bancaria in finanza di pura speculazione a detrimento della stabilità. Ma non solo ancora: Consob si è attestata sulla priorità della tutela della stabilità, subordinando a questa correttezza e trasparenza, non rendendosi conto così di levare ogni limite al predominio della speculazione rovinosa. In definitiva, la tutela delle Autorità amministrative indipendenti ha un duplice contenuto: - uno necessario, che è quello di impedire alla democrazia ed alla politica di ledere la stabilità e la sanità del sistema finanziario, - l’altro, arbitrario, che è quello di impedire alla politica economica pubblica di inserire il settore bancario stabile (e per la stabilità il ruolo delle Autorità amministrative indipendenti non è più sufficiente, essendo la stabilità lesa dal dominio della speculazione, che può essere rotto solo con l’ausilio della politica), in una direzione pubblica dell’economia. D’altro canto, i populisti non nazionalisti (per quelli nazionalisti, invece, l’attacco alle Autorità amministrative indipendenti è meramente strumentale, in quanto esse sono aderenti alla logica del capitale finanziario, come dimostrato da Trump, e dalla politica di Salvini fedele nei confronti di quella di Trump) non comprendono la necessità del primo profilo e annullano tutto nel secondo, che invece non può sussistere senza il primo, che deve guidare e non ann